Hanno degli uffici stabili in Europa dell’est? Offrono dei video delle candidate? Hanno un servizio di videoconferenza che vi permetta di vedere e parlare in diretta con le donne con cui siete in contatto? Offrono la traduzione gratuita delle vostre lettere realizzata da un interprete professionale? Hanno un servizio di conferenza telefonica con un interprete? I loro archivi sono stati controllati da un sito anti-truffa e vengono costantemente aggiornati? Organizzano dei viaggi in Europa dell’est? Hanno delle consiglieri disponibili 7 giorni su 7?
La nostra agenzia può essere fiera di rispondere “Sì” a tutte queste domande.
Prima di potersi iscrivere nella nostra agenzia una donna deve passare per varie tappe, destinate a verificare la sua identità e le sue motivazioni a costruire una famiglia:
- ciascuna di loro è convocata dalla direttrice della nostra filiale locale per un’intervista personale,
- se l’intervista va bene, viene firmato un contratto con la nostra agenzia,
- per provare la sua identità e la sua situazione familiare, la ragazza in questione deve donare una copia dei suoi documenti ufficiali.
Attraverso i nostri servizi di videoconferenza, conferenza telefonica e servizio e-mail, siamo in contatto costante con le nostre iscritte, e possiamo così aggiornare il nostro archivio. Lavoriamo in stretta collaborazione con i siti anti-truffa, il cui scopo è quello di segnalare i profili bidone o le donne malintenzionate. Siamo classificati fra le poche agenzie che dispongono un archivio di donne dell’Europa dell’est degno di fiducia, e abbiamo la reputazione di un’agenzia rigorosa e molto esigente per quanto riguarda i criteri di selezione delle ragazze.
Assolutamente si! Le donne russe che decidono di lasciare il loro paese, non prendono questa decisione alla leggera, e tutte quelle iscritte alla nostra agenzia sanno ciò che questo significa: dovranno abbandonare la loro famiglia e i loro amici per andare in un paese straniero dove l’unica persona che conoscono sarete voi, non sentiranno più parlare la loro lingua natale e saranno all’inizio completamente dipendenti da voi. Ma tutto questo sono pronte a farlo per l’uomo che saprà conquistarle! Pensate, credete che ce ne siano molte pronte ad un tale gesto?
Semplicemente perché la situazione della donna in questi ultimi dieci anni è decisamente peggiorata in Europa dell’est. Le donne russe vogliono essere rispettate e desiderano ottenere l’uguaglianza dei sessi, esattamente come le donne occidentali. Vogliono sposare un uomo che sappia riconoscere i loro diritti e le rispetti, a differenza degli uomini russi, per i quali purtroppo il ruolo della donna in seno alla coppia non ha praticamente avuto un’evoluzione. Si è creato un divario fra la mentalità degli uomini e quella delle donne russe: quest’ultime si volgono ormai, per creare una famiglia, agli uomini occidentali, più rispettosi dei diritti delle donne.
In generale, i cambiamenti politici ed economici che hanno sconvolto i paesi dell’ex-Unione Sovietica a partire dagli anni ’90, hanno dato avvio ad un processo di marginalizzazione delle donne, sia per quanto riguarda la loro rappresentazione in campo politico, che per quanto riguarda quello economico. In teoria l’uguaglianza dei sessi continua ad essere professata nelle costituzioni dei paesi dell’Europa occidentale e orientale, ma di fatto la realtà è un’altra. Se il comunismo aveva dato grandi vantaggi alle donne, soprattutto nel campo dell’educazione e della sanità, esso non era comunque riuscito ad imporre una vera uguaglianza dei sessi. Al giorno d’oggi, con un passaggio all’economia di mercato, la condizione della donna si deteriora.
La questione della discriminazione sessuale non è mai stata veramente affrontata, e le mentalità sono rimaste tradizionaliste. In realtà le donne si assumono un carico di impegni relativi al lavoro e alle occupazioni domestiche superiore di 15 ore settimanali rispetto agli uomini. L’uguaglianza in termini lavorativi non si è mai tradotta in un’uguaglianza a livello di occupazione delle faccende domestiche.
Argomento tabù, tenuto assolutamente nascosto dal regime comunista, le violenze sulle donne, solo recentemente sono state soggetto di un’indagine sui giornali in Romania e Polonia. Un’indagine a Mosca ha rivelato che più di un terzo delle donne divorziate erano state picchiate dal marito. Le violenze sulle mogli sono in teoria punite dalla legge russa, ma nella stragrande maggioranza dei casi i colpevoli non incorrono in alcuna sanzione. In Armenia, Bulgaria e Georgia, le violenze fra congiunti non vengono punite dalla legge. In Slovenia le si punisce solo se sono “gravi”, ma non se le conseguenze sono “leggere” come, precisa la legge, “fratture del naso, denti rotti…”. Ogni anno, 60000 donne sono oggetto di violenze da parte dei loro congiunti in Bulgaria, e solo l’1% dei casi viene segnalato alla polizia. In generale le rivendicazioni sullo stato della donna nell’Europa dell’est sono mal giudicate dalle società di questi paesi. Lo slogan dell’uguaglianza dei sessi è stato sbandierato per anni dal regime comunista, anche se tutti sapevano bene che non corrispondeva assolutamente alla realtà.
Le rivoluzioni “socialiste” dell’est, si proponevano l’ambizione di un uomo nuovo, ma anche di una donna nuova. Più illusori che reali, dei passi avanti sono stati fatti, una certa uguaglianza è stata raggiunta, ma le donne della Perestroika rigettano in parte questo modello, tanto più che l’arrivo della disoccupazione le spinge fuori dal mercato del lavoro.
Al giorno d’oggi, il tasso di disoccupazione delle donne è del 5% superiore a quello degli uomini, e non è raro che in Polonia, un datore di lavoro esiga, prima di assumere una donna, un test che dimostri che questa non sia incinta. In Bulgaria e Romania, annunci apertamente discriminanti sul piano sessuale riempiono le colonne dei giornali.
Oggi, col nuovo “socialismo reale”, più di mezzo secolo dopo l’adozione della legislazione che proclamava l’assoluta uguaglianza dei sessi, le differenze saltano agli occhi con grande evidenza. L’evoluzione del codice familiare adottato in Russia nel 1919 e rimaneggiato fra il 1926 ed il 1936, dà una chiara idea della discriminazione a cui erano sottoposte le donne in URSS. Si mettevano per esempio restrizioni all’aborto e alla libera unione, quando si incoraggiava d’altra parte la maternità.
All’indomani della Rivoluzione d’Ottobre, l’Unione Sovietica (seguita dai suoi stati satellite) proclamava l’emancipazione della donna sul lavoro, in armonia con la maternità. Le misure adottate negli anni ’70, come il congedo per maternità o malattia, hanno rinforzato questa idea di madre lavoratrice, evidentemente a causa di mancanza di mano d’opera. Di fronte alle pretese totalitarie dello Stato-partito, la famiglia appariva allora come il nucleo destinato all’iniziativa e all’autonomia della persona, ma questa tendenza generale a conservare il privato rispetto alle ingerenze del potere statale, non poteva che mascherare la disuguaglianza dei sessi. E questa eredità dell’era comunista, non incoraggia certo le donne a portarsi in primo piano.
Negli ultimi anni, le cose sono cambiate. In Russia ad esempio, i giornali femminili diffondono l’idea di una donna libera, secondo il modello occidentale, e rompono qualche tabù riguardo la sessualità: le riviste socialiste (come Rabotnitsa, Sovietskaia Jenchtchina, Krestianka – “La lavoratrice”, “La donna sovietica”, “La paesana”) hanno sconvolto le loro linee editoriali con soggetti una volta banditi. Le riviste straniere (la francese Elle, l’americana Cosmopolitan, la tedesca Burda) adattate alla società russa, vengono acquistate a prezzi proibitivi.
In opposizione al movimento di ripiego sull’universo familiare che si era sviluppato negli anni ’80, molte ragazze ripongono ora tutte le loro ambizioni nel campo lavorativo. Colpite in quel periodo dai miraggi di una vita coniugale armoniosa, offerti dalle serie televisive americane, le donne si erano allontanate dal mondo del lavoro, ma rivendicano ora il libero accesso agli impieghi, e non sono più disposte a rinunciare ad una virgola dei loro diritti.
Per quanto riguarda la differenza d’età, le donne russe cercano in generale degli uomini più vecchi di loro, perché avendo acquisito una certa maturità alla fine della loro adolescenza, si sentono più vicine ad uomini che abbiano fra 5 e 15 anni più di loro. Tuttavia, se negli anni ’90 un uomo occidentale poteva facilmente trovare una donna russa anche 30 anni più giovane di lui, disposta a fondare una famiglia con lui, la realtà odierna è cambiata, e il vostro passaporto dell’Unione europea non basterà ad assicurarvi il successo con una giovane ragazza russa. Se avete 50 o 60 anni, non potete certo sperare di fare colpo su una ventenne, piuttosto, le donne di 35 o 40 anni potrebbero essere interessate al vostro profilo. In alcuni casi è possibile che un cinquantenne particolarmente bello, intelligente o famoso, possa sedurre una ragazza di 25 o 30 anni, ma questa è un’eccezione, non la regola. Se volete dare inizio ad un’unione seria e duratura, non potete certo credere alle agenzie o ai club di incontri che pretendono che le donne russe cerchino uomini di 25 o 30 anni più vecchi di loro.
Le due principali caratteristiche ricercate dalle donne dell’Europa dell’est sono l’amore e la sicurezza. Questi sono i due criteri più importanti: vogliono soprattutto trovare qualcuno che le ami e le comprenda, un uomo con una situazione lavorativa stabile che possa garantire il mantenimento di una famiglia.
Noi consigliamo ai nostri clienti di corrispondere con più donne contemporaneamente, ma alcuni di loro vogliono contattare solo una delle donne iscritte, perché evidentemente colpiti dalle foto inserite nel suo profilo (le foto giocano di solito la parte più importante nella selezione), e perché pensano che lei sia la donna della loro vita anche se non hanno ancora conosciuto la sua personalità! Si affidano alla prima impressione e conservano un’immagine idealizzata riguardo alla donna che vogliono contattare, così, al momento dell’incontro, restano poi sconvolti se la donna si presenta magari con un taglio di capelli ed un look diversi da quelli delle foto pubblicate su internet.
Bisogna tracciare una differenza fra l’aspetto che le donne hanno nelle foto realizzate professionalmente in seguito ad un preparamento del trucco e del vestiario, ed il look di tutti i giorni. E’ impossibile farsi un’idea del carattere di una donna basandosi solo sul suo aspetto! Una donna che può apparire timida e riservata in una foto, può in realtà essere estroversa, e lo stesso vale per il look e la posa della foto, spesso scelti o consigliati dal fotografo.
Potete effettivamente essere attirati da una sola donna e aver voglia di scrivere solo a lei, dichiarandole il vostro amore per lei, e la vostra convinzione che siete fatti uno per l’altra, potete anche scriverle che, dopo averla vista, avete deciso di scrivere solo a lei. Questo atteggiamento aumenterà forse l’intensità dei suoi sentimenti nei vostri confronti, ma questo sarà un errore da parte vostra, per le seguenti ragioni:
- in questo genere di situazioni, le donne russe sono molto pragmatiche, e pensano che un uomo non possa esprimere dei sentimenti profondi per una donna, dopo aver visto solo qualche foto ed un breve profilo: questo sembrerebbe loro assolutamente folle, e penserebbero che siete solo un sognatore;
- le donne sanno che le loro foto non riflettono al 100% il loro aspetto quotidiano, e avranno paura che rimaniate delusi dal loro aspetto reale, pensando così che sia meglio lasciar perdere e corrispondere con qualcuno che non dia così importanza al fisico;
- preferiscono in generale degli uomini che non siano troppo facili da sedurre e che dichiarino eventualmente i loro sentimenti solo dopo qualche tempo: cercano infatti la stabilità e la sicurezza, e penseranno quindi che un uomo sia infedele se è uno che dice di essere innamorato di una donna dopo aver visto solo una foto;
- una donna preferisce sapere di essere stata scelta fra molte, dopo settimane di corteggiamento con altre donne, perché avrà così l’impressione che il suo uomo possegga delle vere qualità e non sia un perdente.
Se dite che siete in contatto con altre donne, aumentate in realtà le vostre possibilità di successo, perché in generale gli uomini nascondono il fatto di essere in contatto con altre donne, anche se queste lo sanno bene. Essendo sinceri con loro, le mostrerete la vostra serietà e la vostra maturità.
Potete scrivere: “Sono in contatto con varie donne, con le quali spero di trovare delle affinità, ma solo il tempo saprà stabilirlo. Spero che noi potremo scriverci per conoscerci meglio, ma in ogni caso, se uno dei due si accorge che non siamo fatti uno per l’altro, avverta l’altro e ponga fine alla corrispondenza”.
In questo modo lei saprà che ha a che fare con un uomo onesto, serio, realista e rispettoso della sua persona (poiché non escludete la possibilità di essere voi a non piacerle), e saprà che, se continuate a scriverle, siete veramente interessato. Aumenterà così il suo impegno per conquistare il vostro cuore e le sue motivazioni nello scoprire la vostra personalità. A voi di scegliere fra il proseguimento delle illusioni, o la scoperta della realtà!
Questo soggetto viene raramente affrontato dalle altre agenzie (capirete perché!), alcune di esse vi fanno addirittura credere che le donne possano talvolta assumersi le spese di viaggio. Qualche volta… ovvero nello 0,5% dei casi! Come pensate che con un salario modesto, una donna russa possa comprarsi un biglietto che costa in media 650 euro? E non credete nemmeno che possa bastare un viaggio! Bisogna considerare almeno due viaggi: il primo per incontrarsi, ed il secondo, se tutto va bene, per organizzare il matrimonio. Si tratta ovvero di una spesa di circa 1300 euro, a cui si aggiungono le spese per i visti (circa 300 euro), ottenendo così una spesa media di 1600 dollari oltre a quella di iscrizione. E tutto ciò anche se ci sono agenzie che, avendo delle spese di iscrizione di 3000 euro, lo nascondono per paura di scoraggiare i clienti.
Per quanto riguarda queste spese, visitate la nostra rubrica anti-frode e leggetela attentamente.
Per una donna russa, andare in un paese totalmente sconosciuto (la maggior parte delle donne russe non ha mai viaggiato) richiede una gran dose di coraggio, e alcune di loro si sentiranno molto più rassicurate se siete voi ad andare a trovarle.
Inoltre, per quella che avrà il coraggio di partire, la durata del suo soggiorno (massimo di tre mesi a causa di limiti del visto) dipenderà dalla sua situazione professionale: una donna che lavori in Russia (la maggior parte dei casi) potrà partire solo per una o due settimane massimo, perché non potrà certo abbandonare lavoro e casa per un colpo di testa, senza essere sicura al 100% che voi siete l’uomo della sua vita.